L'Italia Nel Medioevo: Gli Italiani E Le Loro Citta by Ludovico Gatto

L'Italia Nel Medioevo: Gli Italiani E Le Loro Citta by Ludovico Gatto

autore:Ludovico Gatto [Gatto, Ludovico]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788881831821
Amazon: 8881831821
editore: Tascabili Economici Newton
pubblicato: 1995-10-15T00:00:00+00:00


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Elementi patarinici e arnldistici si ritrovano poi nella dottrina del mercante lionese Valdo, presto accompagnato in seguito alla sua predicazione da un buon numero di seguaci che lo imitaro-no nel voto di povertà e nell’ufficio della predicazione, promuo-vendo il valdismo.

Dal primitivo ceppo benedettino nacque, infine, l’ordine flo-rense voluto dal monaco Gioachino da Fiore, così chiamato perché orginario di San Giovanni in Fiore nella Sila, il quale negli ultimi decenni del XII secolo approfondì una discettazione anch’essa conclusasi con la formazione di una nuova eresia al cui fondamento si poneva la sostituzione della Trinità con il concetto di Quaternità, formato dalle tre persone Padre, Figlio e Spirito Santo, rese unitarie dalla Substantia o Essenza, comune ai tre tradizionali elementi ma in certa misura autonomamen-te aggiuntasi. Il gioachimismo prevedeva, inoltre, nella storia dell’umanità la successione di tre età: del Padre, del Figlio e dello Spirito e al termine dell’età del Figlio postulava l’avvento dell’anticristo quindi la nuova discesa del figlio di Dio, la fine dei tempi, la realizzazione delle aspettative escatologiche e l’ attesa di una nuova età di pace con l’affermazione conclusiva di valori spirituali. Deviazioni, contestazioni, errori attestarono comunque tutti il permanere di una religiosità esasperata e accesa che per mantenersi nell’ambito dell’ortodossia aveva bisogno di personalità forti e pure e quindi capaci di appagare il bisogno di spiritualità, collegato con la difesa dell’ortodossia. Fu questa, in particolare, l’importante funzione assunta dagli ordini dei fran-cescani e dei domenicani che seppero interpretare le istanze di rinnovamento della Chiesa con l’esigenza della perpetuazione delle gerarchie e dei dogmi consolidati.

33. Impero e Chiesa nel Duecento: la battaglia di Bouvines Durante la lotta tra Federico I e Alessandro III i regni occidentali si schierarono con il papa, ma dopo la deposizione di_

Enrico il Leone, competitore di Federico, si verificò un sensibile spostamento: la casa guelfa di Baviera, imparentata con i sovrani inglesi, si alleò con il regno d’Inghilterra, mentre il re francese si avvicinò alla casa Sveva. Alla morte di Enrico VI la situazione si fece più complicata. Federico, erede legittimo, af-56

IL MEDIOEVO

fidato a Innocenzo III, aveva appena tre anni. Gli Svevi proposero allora la candidatura di Filippo, fratello del defunto imperatore, mentre i guelfi pensarono alla successione di Ottone di Brunswick, figlio di Enrico il Leone. Ottone assunse la corona, mentre i due schieramenti si fronteggiarono per dieci anni. In principio Innocenzo III scelse Ottone I V , ma l’imperatore rivelò presto le sue in-tenzioni, commettendo soprusi e facendo uccidere il competitore Filippo di Svevia. A questo punto il papa scomunicò Ottone IV

(1210). Franco-svevi ed Anglo-guelfi si scontrarono allora a Bouvines (1214). Risultarono vincitori Filippo II Augusto di Francia e Federico II (si tratta dello stesso Federico, figlio di Enrico V I , affi-dato alle cure di Innocenzo III e che ora, appena diciottenne, era stato eletto dal papa re di Sicilia e contrapposto ad Ottone), mentre rimasero soccombenti Ottone IV e Giovanni Senza Terra insieme ai quali venne battuta anche la causa del guelfismo. In seguito alla battaglia si determinarono in tal modo due schieramenti contrap-posti, che divisero in due tronconi l’Occidente.



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